Uno studio di Brunswick rivela che gli investitori istituzionali scelgono sempre più dove investire cercando sui social network informazioni finanziarie e relative ai ceo. Tra le piattaforme, la preferita è LinkedIn, in cui la stampa è più presente e attiva. Bocciato invece TikTok
I contenuti finanziari dei giornali veicolati su LinkedIn sono una delle più grandi fonti di informazione degli investitori istituzionali prima di effettuare le loro scelte di portafoglio. A certificarlo è uno studio effettuato dalla società di consulenza Brunswick Group, che rovescia però la semplicistica visione per cui i social media starebbero scalzando i media tradizionali, proponendo una prospettiva diversa: LinkedIn non fa altro che valorizzare quei contenuti che sarebbero buoni a prescindere, fungendo da utile amplificatore per le notizie di finanza fornite dai giornali che utilizzano la piattaforma.
Lo studio di Brunswick parte da un presupposto: essere sui social network, sia in forma autonoma che (meglio ancora) tramite la comunicazione fornita da organi di stampa attivi nelle piattaforme non è più opzionale per le aziende. Il 94% degli istituzionali va alla ricerca di informazioni sui social e sui canali digitali e quasi la stessa quota, 87%, crede che la presenza digitale di una società sia condizione imprescindibile dell’investimento. Quasi la metà del campione, inoltre, desidera interagire con amministratori delegati digitalizzati.
(Fonte: Milano Finanza)
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