Nel 2022 il 61% delle aziende italiane è ormai arrivato a dotarsi di attività e-commerce B2B con un proprio sito o su marketplace.
Questo dato segna un progresso del +11,7% rispetto all’anno precedente. A rilevarlo è Consorzio Netcomm, l’associazione che riunisce gli operatori commercio digitale italiano, che nella nuova edizione del suo Osservatorio B2B Digital Commerce segnala come tra le aziende che non ha ancora adottato soluzioni di questo tipo il 13% sia comunque intenzionato a svilupparle nel corso dei prossimi 12 mesi.
Non solo vendite ma anche lead generation
Fra le imprese italiane del commercio elettronico B2b, fanno la parte del leone (34%, +10% rispetto al 2021) quelle che impiegano marketplace B2B non solo per vendere, ma anche in ambito lead generation.
Le aziende che hanno già abilitato processi e servizi per i canali digitali sono il 27%. Sono imprese definite Heavy Digital, dove il processo di digitalizzazione ha attraversato tutte le fasi tradizionali. In particolare si è focalizzato nel prevendita orientato al marketing, nelle vendite mediante sito diretto e nel post-vendita.
Sono player che hanno scommesso sull’effetto positivo del processo di digitalizzazione sul proprio business, con particolare attenzione allo sviluppo del brand e alla ricerca di nuovi stakeholder.
Più in generale, supportano l’utilità della digitalizzazione trasversalmente a tutti i target e le aree commerciali. Continueranno dunque a investire in questo settore anche in futuro, soprattutto in formazione e consulenza, sviluppo del sito eCommerce e dei contenuti per i canali digitali.
Gli eCommerce oriented rappresentano il 34%. Sono le aziende concentrate sull’eCommerce, su cui hanno basato le loro strategie di vendita, con un sito diretto (8 su 10) e con un marketplace (3 su 10).
Tra queste, una su tre è sbarcata nella galassia delle vendite online B2b a inizio pandemia, per ampliare il proprio mercato in nuove aree geografiche e perfezionare il servizio offerto ai clienti.
Le prospettive
Il 39% non ha ancora adottato soluzioni di eCommerce B2B. Fra questi, il 13% punta a svilupparle nell’arco dei prossimi 12 mesi: il doppio rispetto al 2021. Ciò testimonia l’interesse in aumento verso gli strumenti di vendita online, soprattutto presso le aziende di dimensioni superiori.
Da qui a un anno, anticipa ancora Netcomm, gli investimenti si concentreranno primariamente su servizi di formazione e consulenza, ma anche sullo sviluppo di contenuti di digital marketing, entrambe voci in forte aumento rispetto al 2021. Inoltre, resterà elevata l’intenzione a investire nel proprio e-commerce diretto, soprattutto da parte di quelle aziende che lo hanno già adottato.
(Fonte: BusinessWeekly)
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