Le proiezioni macroeconomiche della Banca d’Italia costituiscono una bussola fondamentale per comprendere l’andamento futuro dell’economia italiana. I documenti di ottobre e dicembre 2024 offrono una panoramica sulle sfide e le opportunità del triennio 2024-2027. In particolare, queste proiezioni riflettono l’evoluzione delle dinamiche economiche interne e il contesto internazionale, evidenziando aspetti chiave come PIL, consumi, investimenti, inflazione e mercato del lavoro.
Andamento del PIL e Crescita Economica
Il PIL italiano è previsto crescere dello 0,5% nel 2024, come indicato nelle proiezioni di dicembre. Questo rappresenta una lieve revisione al ribasso rispetto allo 0,6% stimato a ottobre, attribuibile a una seconda metà del 2024 più debole e a una domanda estera meno dinamica. Per il triennio successivo, il PIL è stimato crescere in media dell’1% all’anno, sospinto dalla ripresa dei consumi e delle esportazioni.
Proiezioni principali:
- 2024: +0,5%
- 2025: +0,8%
- 2026: +1,1%
- 2027: +0,9%
Il recupero è strettamente legato a fattori strutturali come l’implementazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la graduale riduzione dei tassi di interesse, che favoriranno una migliore accessibilità al credito.
Consumi e Investimenti
I consumi delle famiglie rappresentano un motore chiave della ripresa, sostenuti dal miglioramento del potere d’acquisto e dalla stabilità del mercato del lavoro. Dopo una contrazione nel 2023, i consumi tornano a crescere dello 0% nel 2024 e accelerano progressivamente nei successivi tre anni. I consumi collettivi, sostenuti dalle politiche pubbliche, mostrano una crescita del 1,4% nel 2025.
Gli investimenti fissi lordi rallentano significativamente, con una contrazione dello 0,5% prevista per il 2025. La riduzione degli incentivi all’edilizia residenziale pesa sul comparto delle costruzioni, mentre gli investimenti in beni strumentali mostrano un andamento più positivo (+3,6% nel 2025). Le risorse del PNRR forniscono comunque un sostegno strategico.
Proiezioni per gli investimenti:
- Costruzioni: -3,3% nel 2025, con una lieve ripresa nel 2027.
- Beni strumentali: +2,7% nel 2025, beneficiando del miglioramento delle condizioni finanziarie.
Inflazione: Un Ritorno alla Stabilità
L’inflazione al consumo si mantiene sotto controllo, stabilizzandosi all’1,5% nel 2025 e 2026, per poi salire al 2% nel 2027. Questo aumento è attribuibile all’entrata in vigore della normativa ETS2 (Emission Trading System 2) che coinvolgerà carburanti e combustibili per il riscaldamento. L’inflazione di fondo, che esclude energia e alimentari, scende dal 2,2% del 2024 a poco più dell’1,5% nel triennio successivo, segnalando un progressivo assorbimento delle pressioni salariali.
Mercato del Lavoro
Il mercato del lavoro presenta segnali di stabilità, con il tasso di disoccupazione che si attesta al 6,1% nel periodo 2025-2027. L’occupazione, sia in termini di ore lavorate che di numero di occupati, continua a crescere a ritmi moderati, sostenuta da politiche di inclusione e dall’espansione di settori strategici.
Scenari Internazionali e Rischi
Il contesto internazionale influisce significativamente sulle prospettive italiane. La domanda estera è prevista in ripresa, ma permane un elevato grado di incertezza legato a fattori geopolitici, tensioni commerciali e volatilità dei mercati energetici. Le previsioni includono scenari di rischio che vanno da un rallentamento più marcato della domanda globale a un aumento imprevedibile dei costi delle materie prime.
Focus sul Fintech
Un aspetto cruciale da considerare per il futuro dell’economia italiana è il ruolo crescente del fintech, un settore che può contribuire significativamente alla modernizzazione del sistema finanziario e al sostegno delle PMI. Le innovazioni nel fintech, come le soluzioni di Buy Now, Pay Later (BNPL) per il B2B, stanno rivoluzionando il panorama dei finanziamenti, rendendo il credito più accessibile e conveniente. Progetti come PausePay rappresentano esempi concreti di come la tecnologia possa favorire la resilienza economica e migliorare la gestione del rischio.
Con il sostegno delle politiche europee e nazionali, il fintech potrebbe accelerare la transizione digitale, favorire l’inclusione finanziaria e attrarre nuovi investimenti esteri. Tuttavia, è essenziale sviluppare un quadro normativo chiaro e incentivare la collaborazione tra istituzioni finanziarie tradizionali e start-up tecnologiche per massimizzare i benefici di queste innovazioni.
Conclusione
Le proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel periodo 2024-2027 delineano un percorso di crescita moderata, ma resiliente, in un contesto di persistenti incertezze globali. La stabilità del mercato del lavoro, il controllo dell’inflazione e il sostegno strategico degli investimenti pubblici saranno fattori determinanti per il successo del piano di ripresa economica.
Il fintech, con il suo potenziale trasformativo, può giocare un ruolo chiave nel plasmare il futuro dell’economia italiana. Investire in tecnologia e innovazione non è solo una necessità, ma una opportunità per posizionare l’Italia come un leader nell’ecosistema digitale globale.
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