PMI e Sostenibilità: il Documento della Banca d’Italia per una Finanza più Verde

PMI e Sostenibilità: il Documento della Banca d’Italia per una Finanza più Verde

Il 6 dicembre 2024 segna una tappa fondamentale per il dialogo tra Piccole e Medie Imprese (PMI) e il settore bancario, con la pubblicazione del “Documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche”. Frutto del lavoro del Tavolo per la Finanza Sostenibile, presieduto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), il documento coinvolge istituzioni chiave come la Banca d’Italia, la CONSOB, l’IVASS e il Ministero dell’Ambiente, tra altri.

Un Quadro per la Transizione Sostenibile

L’obiettivo del documento è duplice: da un lato, aiutare le PMI a raccogliere e comunicare dati ESG (ambientali, sociali e di governance) in modo standardizzato; dall’altro, supportare le banche nell’integrazione di queste informazioni nei processi di valutazione del rischio e di concessione del credito.

L’importanza delle PMI nel contesto economico italiano è evidente: rappresentano oltre il 90% delle imprese del Paese, ma spesso incontrano difficoltà nell’adeguarsi alle nuove normative e nel comunicare efficacemente i propri progressi in materia di sostenibilità.

Struttura e Linee Guida del Documento

Il documento si divide in cinque aree principali:

  1. Informazioni generali: include dati come il codice NACE, il fatturato e il numero di dipendenti per ciascuna unità aziendale.
  2. Mitigazione e adattamento al cambiamento climatico: si concentra su emissioni di CO₂, efficienza energetica e piani di transizione.
  3. Aspetti ambientali: copre tematiche come la gestione delle risorse idriche, dei rifiuti e dell’energia rinnovabile.
  4. Società e forza lavoro: considera aspetti come la diversità, la sicurezza sul lavoro e la formazione.
  5. Condotta aziendale: include politiche anticorruzione e altre best practice di governance.

Per ogni area, il documento propone indicatori chiave, distinti per priorità, in modo da bilanciare esigenze normative e capacità delle PMI.

Vantaggi per le PMI

L’adozione delle linee guida non è obbligatoria ma fortemente incentivata. Le PMI che scelgono di seguire queste direttive potrebbero ottenere:

  • Accesso più agevole ai finanziamenti: sia attraverso istituti privati sia tramite fondi pubblici europei e nazionali.
  • Miglioramento della competitività: aziende sostenibili tendono a essere preferite da partner commerciali e clienti.
  • Resilienza agli shock economici e ambientali: grazie a una maggiore capacità di pianificazione e gestione dei rischi.

Un esempio pratico è rappresentato dalla crescente richiesta di dati ESG da parte delle grandi imprese, che coinvolge le PMI nella loro catena del valore. Prepararsi oggi significa anticipare futuri obblighi normativi, come quelli previsti dalla Corporate Sustainability Due Diligence Directive del 2026.

Un Passo verso l’Armonizzazione

Uno degli obiettivi del Tavolo per la Finanza Sostenibile è promuovere la standardizzazione delle richieste di informazioni ESG da parte delle banche. Questo dovrebbe ridurre la frammentazione attuale, dove ogni banca utilizza questionari propri, creando inefficienze per le PMI.

Il documento tiene conto anche degli sviluppi internazionali, come gli standard volontari dell’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), che saranno utilizzati come riferimento per una reportistica ESG semplificata.

Prossimi Passi

Con il supporto della Commissione Europea e di associazioni di categoria, il Tavolo per la Finanza Sostenibile sta pianificando iniziative di formazione e sensibilizzazione per aiutare le PMI a sviluppare competenze ESG. Questi programmi mirano a trasformare la sostenibilità in una leva strategica piuttosto che un semplice obbligo.

Ecco alcuni esempi concreti che illustrano come le PMI e le banche possono beneficiare delle linee guida del “Documento per il dialogo di sostenibilità”:

Esempio 1: PMI nel Settore Manifatturiero

Contesto: Una PMI del settore tessile in Lombardia vuole migliorare la sua sostenibilità per accedere a finanziamenti agevolati e attrarre nuovi clienti internazionali.
Problema: La mancanza di una struttura chiara per raccogliere dati ESG rende difficile soddisfare le richieste delle banche e dei partner commerciali.
Soluzione:

  • Applicazione delle linee guida: L’azienda utilizza gli indicatori del documento per mappare le proprie emissioni di CO₂, la gestione dei rifiuti e l’uso di energia rinnovabile.
  • Risultati: La PMI ottiene un finanziamento agevolato dalla banca per installare un impianto fotovoltaico e migliorare l’efficienza energetica, riducendo i costi operativi e migliorando la propria immagine sul mercato internazionale.

Esempio 2: PMI nel Settore Agroalimentare

Contesto: Un’azienda agricola nel Sud Italia vuole partecipare a bandi europei per lo sviluppo sostenibile e accedere a nuovi mercati.
Problema: Le banche richiedono dati ESG per valutare la concessione di crediti, ma l’azienda non dispone di una reportistica strutturata.
Soluzione:

  • Implementazione delle linee guida: L’azienda adotta gli strumenti di reportistica suggeriti dal documento per monitorare l’uso delle risorse idriche e le pratiche di coltivazione sostenibile.
  • Risultati: Grazie alla conformità con le richieste ESG, l’azienda riceve finanziamenti dal Green Transition Fund e sigla contratti con grandi distributori europei, che premiano pratiche agricole sostenibili.

Esempio 3: Settore Tecnologico e Innovazione

Contesto: Una startup tecnologica nel Nord Est sviluppa dispositivi IoT per il monitoraggio ambientale e intende ottenere finanziamenti da investitori privati e fondi pubblici.
Problema: Gli investitori richiedono trasparenza nelle pratiche ESG per garantire l’impatto positivo della tecnologia sviluppata.
Soluzione:

  • Utilizzo del framework ESG: La startup integra le linee guida del documento per comunicare come i suoi dispositivi riducono le emissioni di CO₂ e migliorano la gestione delle risorse idriche nelle imprese agricole.
  • Risultati: La chiarezza e la trasparenza offerte attirano un fondo d’investimento che finanzia il lancio commerciale della tecnologia, accelerandone la diffusione.

Esempio 4: PMI e Sostenibilità Sociale

Contesto: Una PMI del settore edile vuole ottenere punteggi ESG migliori per partecipare a gare d’appalto pubbliche.
Problema: Non dispone di dati strutturati sulla sicurezza sul lavoro e sull’impatto sociale dei progetti realizzati.
Soluzione:

  • Adozione delle linee guida sociali: L’azienda avvia un monitoraggio delle condizioni di sicurezza sul lavoro e documenta i benefici per le comunità locali derivanti dai progetti realizzati.
  • Risultati: La PMI ottiene migliori valutazioni nei criteri ESG, aumentando le probabilità di aggiudicarsi appalti pubblici e migliorando la fiducia dei partner.

Esempio 5: Banca e Nuovi Modelli di Valutazione

Contesto: Una banca locale vuole migliorare i propri strumenti di valutazione del rischio per includere criteri ESG.
Problema: La varietà di approcci utilizzati dalle PMI rende difficile la standardizzazione delle valutazioni.
Soluzione:

  • Integrazione del documento: La banca utilizza il framework per creare un questionario standardizzato, semplificando la raccolta di informazioni ESG dalle PMI.
  • Risultati: Questo approccio riduce i tempi di valutazione, migliora la qualità delle decisioni di credito e facilita l’accesso ai fondi europei per le PMI sostenibili.

Conclusioni

Il “Documento per il dialogo di sostenibilità tra PMI e Banche” rappresenta un passo cruciale per facilitare la transizione ecologica delle PMI italiane. L’integrazione dei dati ESG nei processi finanziari non è solo un adeguamento alle normative ma un’opportunità per costruire un sistema economico più resiliente e competitivo.

In un contesto globale in rapida evoluzione, le PMI italiane hanno la possibilità di diventare protagoniste della sostenibilità, beneficiando del supporto di istituzioni finanziarie più attente e di un sistema normativo che punta all’armonizzazione e alla semplificazione.

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