Con il Buy Now Pay Later, possibilità di acquistare subito e pagare a 90 giorni. L’Italia però è indietro in un mercato che entro il 2030 varrà 3.600 miliardi di dollari
La relazione DESI 2022 (indice dell’economia della società digitale) della Commissione Europea: Italia 18° con un punteggio pari a 49,3, la media europea è 52,3
Vendere di più e far crescere un’azienda attraverso il B2B online grazie alla possibilità di acquistare sul momento e pagare più tardi, senza carta di credito ma con un normale conto bancario. Esattamente quanto avviene con il metodo tradizionale. Si chiama “Buy Now Pay later” (BNPL), metodo di pagamento digitale esteso anche al B2B oltre che al B2C. Nello specifico, l’azienda riceve da subito l’importo eliminando il rischio di insolvenza, mentre il cliente può acquistare immediatamente il prodotto per poi pagarlo in modo differito nei 90 giorni, senza costi e interessi. Il cliente soddisfa così le proprie esigenze commerciali e l’azienda raggiunge l’obiettivo della vendita. Esattamente quanto avviene “offline”. Il first mover italiano è PausePay, una soluzione innovativa di CashInvoice S.p.A. che ha da sempre sviluppato modelli di business innovativi in collaborazione con investitori istituzionali e con Allianz Trade.
Il metodo del BNPL ha raggiunto a livello globale una quota di mercato nei pagamenti e-commerce del 3%. Studi di settore portano a previsioni di grande crescita: entro il 2030 questo sistema di pagamento varrà oltre 3.600 miliardi di dollari, con un aumento di oltre 450 miliardi registrato tra il 2021 e il 2026.
Solo nel 2021, in Europa, il BNPL ha rappresentato l’8,1% delle transazioni di e-commerce (pari a +79 Mld di dollari). L’Italia però è ancora indietro: solo il 4% delle transazioni e-commerce avviene con questo metodo. Un aspetto che trova conferma nella relazione DESI 2022 (indice dell’economia della società digitale) in cui la Commissione Europea posiziona l’Italia al diciottesimo posto con un punteggio pari a 49,3, ben al di sotto della media europea (52,3).
Dati che hanno spinto CashInvoice – che offre servizi BNPL alle aziende sotto il nome di PausePay, in collaborazione con Allianz Trade – a realizzare un’indagine sul mercato italiano. Partendo da un dato di scenario: in Italia i siti internet attivi nei metodi di pagamento differiti sono diversi milioni: solo quelli con l’estensione “.it” risultano essere, ad oggi, 3.450.337, con una crescita nel 2021 di più di 500.000. È stato preso in analisi un campione di 520.877 siti, identificando prima di tutto la tecnologia con cui sono stati realizzati. Analizzando però il totale delle imprese analizzate, solo il 10,3% ha un proprio eShop. Un dato che che conferma una volta di più il ritardo delle imprese italiane nel processo di digitalizzazione. Ritardo che trova riscontro nell’analisi dei dati di bilancio 2021: il campione delle aziende analizzate infatti, ha un fatturato aggregato di circa 19,2 miliardi di euro, ma secondo una stima prudente il transato online B2B vale appena 1,174 miliardi, meno del 6,1% del totale.
(Fonte: Giornale PARTITE IVA)
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