Leggi il Credit Outlook 2023 di Cerved Rating Agency per scoprire come l’inflazione, l’andamento dei tassi e i prezzi energetici stanno aumentando la rischiosità del profilo creditizio delle imprese italiane, con una probabilità di default prevista al 5,80% a dicembre 2023 (+2%).
Cerved Rating Agency ha pubblicato il Credit Outlook 2023, che analizza un portafoglio di oltre 18.000 aziende rappresentative dell’economia italiana. Secondo il rapporto, le condizioni di accresciuta rischiosità del profilo creditizio delle imprese italiane sono legate all’inflazione, all’andamento dei tassi e ai prezzi energetici.
Nello scenario base, il rapporto stima una probabilità di default delle aziende italiane al 5,80% a dicembre 2023, in aumento del 2% rispetto a dicembre 2022 e significativamente superiore al 4,45% di fine 2019. In uno scenario avverso, questa probabilità salirebbe addirittura al 7,23%.
Tuttavia, il rapporto individua una quota di 1.087 imprese con una struttura finanziaria abbastanza solida da poter emettere nel 2023 minibond per un totale di 13,1 miliardi di euro, di cui più della metà “green” (6,7 miliardi). Grazie alla presenza di 537 possibili emittenti nei settori maggiormente esposti alla transizione ecologica ed energetica, si prevede un’ulteriore crescita del mercato dei minibond green in Italia.
In sintesi, il Credit Outlook 2023 di Cerved Rating Agency mette in luce l’instabilità della situazione macroeconomica e geopolitica che si riflette sulla rischiosità del profilo creditizio delle imprese italiane, ma allo stesso tempo evidenzia la presenza di un numero significativo di imprese finanziariamente solide in grado di accedere al mercato dei minibond green.
(Approfondimento: la Repubblica – Economia)
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