Il “Buy Now, Pay Later” è decollato anche in Italia, tanto da diventare uno dei pilastri del settore del credito al consumo. Un filone inesistente fino a pochi anni fa, che oggi presenta profili di rischio particolarmente contenuti. Ecco come funziona.
Gli acquisti online hanno smesso da tempo di essere appannaggio di pochi, ma la crescita non si ferma. Nel corso del 2023, le transazioni attraverso canali online sono cresciute del 13% nel mercato italiano, per un ammontare di vendite stimato intorno a 54 miliardi di euro, secondo l’Osservatorio eCommerce B2C curato da Netcomm in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano.
Balzo in avanti per i pagamenti online a rate
La spinta maggiore arriva dal Buy Now Pay Later (Bnpl), che da un anno all’altro segna un progresso nell’ordine dell’81%, raggiungendo i 3,5 miliardi di euro di transato. Un passo indietro può aiutare a conoscere meglio questo settore. Attraverso il Bnpl, l’acquisto è immediato senza esborsi per il consumatore, che poi procede al pagamento attraverso un numero limitato di rate mensili (di solito da un minimo di tre a un massimo di otto), tutte di importo contenuto e senza utilizzare il plafond della carta di credito.
È sufficiente cliccare sulla pagina dell’operatore o un codice a barre da mostrare all’esercente. A questo punto l’intermediario effettua una rapida valutazione della richiesta e concede il via libera all’operazione o la rifiuta. In sostanza, se un tempo si ricorreva al credito del negoziante a beneficio dell’acquirente con il quale esisteva una conoscenza di lunga data, nell’era digitale nel rapporto si inserisce un intermediario che assume integralmente il rischio della dilazione a fronte di una commissione a carico del commerciante.
Crescono le operazioni e calano i rischi
Come sempre accade in presenza di nuove frontiere dell’economia e del digitale, l’impatto iniziale del Bnpl è stato accompagnato da una serie di preoccupazioni sui rischi connessi, in particolare quelli legati al sovraindebitamento. Una prospettiva reale, ma che va inquadrata nella giusta dimensione.
Secondo le analisi di Crif, alla base della corsa di questa modalità di pagamento ci sono in primo luogo la trasparenza e la convenienza, caratteristiche che lo rendono particolarmente attraente per le giovani generazioni, oltre alla possibilità di essere facilmente integrato con l’e-commerce.
(Fonte: Segugio.it)
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