La Banca Nazionale Svizzera ha deciso di tagliare ancora i tassi di interesse di 25 punti base. I motivi della scelta e l’effetto sul franco svizzero.
La Banca Nazionale Svizzera ha optato per il terzo taglio dei tassi, con una riduzione del costo del denaro di 25 punti base nella riunione del 26 settembre.
Sulla scia di quanto già deciso da Bce e Federal Reserve, la banca centrale elvetica ha tagliato il tasso di riferimento all’1,00% e ha lasciato la porta aperta a ulteriori interventi in questa direzione, dato il netto raffreddamento dell’inflazione.
Il franco svizzero ha guadagnato terreno rispetto alle principali valute, spinto dall’ultima decisione sui tassi di interesse. Il dollaro USA e l’euro sono in calo rispettivamente dello 0,31% e dello 0,13% sulla moneta svizzera mentre si scrive.
Perché la banca nazionale Svizzera ha tagliato i tassi all’1%
La Banca Nazionale Svizzera ha adottato un terzo provvedimento per allentare la politica monetaria quest’anno, abbassando il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base all′1,0%.
La decisione è stata presa valutando il contenimento dell’inflazione in Svizzera, che è scesa all’1,1% in agosto e si è attestata entro l’intervallo obiettivo della banca centrale dello 0-2% negli ultimi 15 mesi.
La BNS è pronta a tagliare nuovamente i tassi di interesse, ha affermato il presidente Jordan dopo la decisione, sottolineando che la pressione inflazionistica in Svizzera è diminuita in modo significativo.
“Ulteriori tagli al tasso di riferimento della BNS potrebbero rendersi necessari nei prossimi trimestri per garantire la stabilità dei prezzi nel medio termine”, ha spiegato. La banca ha tagliato le sue previsioni di inflazione per il 2025 e il 2026 e ha previsto una crescita dei prezzi al consumo dello 0,6% nel secondo trimestre del 2027.
Diversi analisti hanno affermato di aspettarsi che la BNS diminuirà nuovamente i tassi a dicembre.
“Tra le altre cose, questa diminuzione riflette l’apprezzamento del franco svizzero negli ultimi tre mesi”, ha affermato in una dichiarazione. La valuta ha guadagnato nelle ultime settimane, raggiungendo il livello più alto in nove anni contro l’euro all’inizio di agosto e mettendo in difficoltà gli esportatori svizzeri.
Il presidente della BNS Jordan ha recentemente sottolineato il successo ottenuto dalla banca centrale svizzera nella lotta all’inflazione, che le ha consentito di diventare la banca capofila tra le banche centrali nell’abbassare i costi di indebitamento, tagliando i tassi sia a marzo che a giugno.
Ha inoltre riconosciuto i problemi che il recente aumento del franco ha creato per gli esportatori, rafforzando le speranze che tassi di interesse più bassi, che potrebbero indebolire la valuta rifugio, possano essere imminenti.
(Fonte: Money.it)
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