[BNPL for Business] POS e registratori di cassa: le nuove disposizioni del Ddl bilancio 2025

Tra le varie misure previste nel Disegno di legge, emerge un intervento volto a migliorare la tracciabilità dei pagamenti elettronici. In un quadro più ampio di iniziative per sostenere la crescita economica e rafforzare la giustizia fiscale, nuove disposizioni obbligano a un’interconnessione più stretta tra POS e registratori telematici

Nel disegno di legge di bilancio 2025[1], è prevista una misura importante per migliorare la trasparenza e la tracciabilità dei pagamenti elettronici. Il governo ha introdotto regole che richiedono una connessione più stretta tra i dispositivi di incasso elettronico e i registratori telematici. L’obiettivo è permettere a questi ultimi di memorizzare sempre le informazioni minime delle transazioni elettroniche (escludendo i dati che identificano il cliente) e di inviare all’Agenzia delle Entrate l’importo totale dei pagamenti elettronici giornalieri acquisiti dall’esercente, anche indipendentemente dalla registrazione dei corrispettivi.

Nell’intento del legislatore, questa iniziativa rappresenta un passo significativo nella lotta contro l’evasione fiscale, favorendo la compliance da parte degli esercenti e migliorando la gestione delle transazioni elettroniche in tutto il Paese.

Analizziamo i principali aspetti delle nuove disposizioni introdotte con le modifiche legislative introdotte dall’Art. 9 che ridefiniscono il collegamento obbligatorio tra terminali di incasso elettronico e registratori telematici e quali conseguenze potrebbe avere questa integrazione per gli esercenti, laddove confermata al termine dei lavori parlamentari.

La disamina si basa sui i testi della manovra di bilancio e la relazione tecnica correlata, circolati in questi giorni tramite la stampa specializzata.

Infine, proponiamo una riflessione sulla possibilità di un ritorno del dibattito sul cosiddetto “scontrino elettronico” che potrebbe completare il quadro delle misure volte a digitalizzare e semplificare il sistema fiscale italiano.

Modifiche legislative introdotte dal Ddl bilancio 2025

L’Articolo 9 del Ddl bilancio 2025 introduce una serie di misure per contrastare l’evasione fiscale nei pagamenti elettronici e migliorare l’interoperabilità delle banche dati. Di seguito, le principali disposizioni suddivise per punti e ambiti di riferimento e applicazione.

Obblighi di collegamento tra POS e registratori telematici

Il comma 1 dell’Art.9 modifica il comma 3 dell’art. 2 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127[2], imponendo l’obbligo di collegare tecnicamente i terminali di accettazione dei pagamenti elettronici (sia fisici che digitali) ai registratori telematici. Questo sistema permetterà di memorizzare automaticamente le informazioni minime relative a tutte le transazioni elettroniche, escludendo i dati identificativi dei clienti nel rispetto della privacy. Inoltre, sarà possibile trasmettere all’Agenzia delle Entrate l’importo complessivo giornaliero dei pagamenti elettronici ricevuti dall’esercente, indipendentemente dalla registrazione dei corrispettivi. La misura tipo intende migliorare la tracciabilità delle transazioni, con possibili effetti positivi sulle entrate fiscali.

Sistema sanzionatorio e misure deterrenti

I commi 2 e 3 introducono un sistema di sanzioni per garantire l’adempimento dei nuovi obblighi. Le sanzioni pecuniarie sono accompagnate dalla possibilità di sospendere la licenza o autorizzazione all’esercizio dell’attività per chi non rispetta le disposizioni previste dai commi 1 e 2. Le sanzioni interdittive potrebbero esercitare un ruolo deterrente significativo, favorendo la compliance.

Codice identificativo nazionale (CIN) nelle dichiarazioni fiscali

Il comma 5 prevede che, tramite provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle Entrate, siano definite le modalità di indicazione del Codice identificativo nazionale (CIN) nelle dichiarazioni fiscali e nella certificazione unica. Detto codice dovrà essere riportato anche nelle comunicazioni trasmesse dai soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare e da chi gestisce portali telematici, contribuendo a una maggiore trasparenza nelle operazioni.

Comunicazione dei risultati dei controlli alle autorità competenti

Secondo il comma 6 dell’Articolo 9 in discussione, i risultati dei controlli effettuati dagli organi di polizia locale, come previsto dal comma 11 dell’art. 13-ter del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145[3], saranno trasmessi anche alla direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate competente in base al domicilio fiscale del trasgressore. Queste informazioni serviranno per verificare la corretta dichiarazione dei redditi imponibili e per attivare eventuali controlli da parte dell’Agenzia.

Accesso ai dati della fatturazione elettronica per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Il comma 7 interviene sull’art. 1 del decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127[4], estendendo all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli la possibilità di accedere ai dati della fatturazione elettronica, limitatamente alle cessioni di prodotti soggetti a vigilanza e controllo ai sensi dell’art. 18 del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504[5]. Questa facoltà, già prevista per l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, punta a migliorare il controllo sulle accise per energia elettrica e gas naturale, con l’obiettivo di aumentare il gettito fiscale derivante dalla vendita di questi prodotti ai consumatori finali.

Entrata in vigore

Infine, il comma 4 stabilisce che le nuove disposizioni entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2026, offrendo un periodo di adattamento per gli esercenti e le istituzioni coinvolte.

Ddl bilancio 2025

Un ritorno dello “scontrino elettronico”?

Oltre alle nuove disposizioni che abbiamo più sopra riassunto, è lecito attendersi un riemergere del dibattito sull’introduzione del cosiddetto “scontrino elettronico“, una proposta che, se attuata, rappresenterebbe un passo ulteriore nella digitalizzazione delle transazioni commerciali.

L’obiettivo sarebbe quello di rendere lo scontrino “più che parlante”, laddove direttamente collegabile, ad esempio, ai pagamenti effettuati tramite carte di debito o credito presso gli esercenti, permettendo di verificare la corrispondenza tra fattura emessa e scontrino rilasciato

Questo strumento, già avanzato dal governo Draghi, è molto simile alla fatturazione elettronica (obbligatoria in Italia dal 2019). Come per le fatture, che vengono digitalmente conservate nel “cassetto fiscale” di ciascun contribuente, lo scontrino elettronico permetterebbe una registrazione immediata e automatizzata delle transazioni, semplificando le operazioni di controllo per l’Agenzia delle Entrate.

Uno strumento simile è già stato utilizzato in seno all’iniziativa nota come “lotteria degli scontrini”, per la quale i dati degli scontrini vengono trasmessi digitalmente per incentivare la trasparenza.

Nonostante l’iniziale proposta del governo Draghi non abbia trovato approvazione, il contesto attuale potrebbe essere più favorevole a una sua ripresa. Le nuove disposizioni sul collegamento tra POS e registratori telematici rappresentano un passo preparatorio verso una trasmissione più fluida e automatizzata dei dati di vendita. Il successo della fatturazione elettronica ha dimostrato che la digitalizzazione può portare significativi benefici, riducendo la burocrazia e migliorando la capacità di monitoraggio delle autorità fiscali.

Conclusioni

Le misure previste dal Disegno di legge di bilancio 2025 rappresentano un cambiamento significativo per il settore degli esercizi commerciali che potrebbero dover adottare un sistema di maggiore trasparenza e tracciabilità delle operazioni, laddove durante l’iter legis della manovra non intervenissero modificazioni. L’obbligo di interconnessione tra dispositivi di pagamento e registratori telematici faciliterà il controllo delle transazioni, riducendo il rischio di evasione fiscale e contribuendo a un sistema fiscale più equo. Sebbene queste misure comportino un adeguamento tecnologico da parte degli esercenti, potrebbero anche semplificare la gestione delle operazioni quotidiane, riducendo la necessità di verifiche manuali e migliorando l’efficienza amministrativa.

Inoltre, una possibile introduzione dello “scontrino elettronico” rappresenterebbe un ulteriore passo verso la digitalizzazione completa delle transazioni commerciali, promuovendo la trasparenza la tracciabilità. Per gli esercizi commerciali, questo significherebbe operare in un contesto di maggiore certezza normativa, contribuendo a costruire un’economia più equa e sostenibile.


Note

[1] Il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2024 ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-202

[2] Decreto legislativo 5 agosto 2015, n. 127. Trasmissione telematica delle operazioni IVA e di controllo delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici, in attuazione dell’articolo 9, comma 1, lettere d) e g), della legge 11 marzo 2014, n. 23., pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 190 del 18/08/2015.

[3] Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145. Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili, convertito con modificazioni dalla L. 15 dicembre 2023, n. 191 (in G.U. 16/12/2023, n. 293), in vigore dal 19/10/2023. L’articolo 13-ter è relativo alla disciplina delle locazioni per finalità turistiche, delle locazioni brevi, delle attività turistico-ricettive e del codice identificativo nazionale.

[4] Vedere nota n°2.

[5] Decreto Legislativo 26 ottobre 1995, n. 504. Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative.

(Fonte: PagamentiDigitali)

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