Non è previsto un nuovo taglio dei tassi da parte della Bce giovedì 18. Se ne riparlerà a settembre.
Oggi si riunisce il consiglio direttivo della Bce nella stessa giornata in cui Ursula von der Leyen è sub iudice nell’Europarlamento, per la riconferma, con una votazione difficile, nella carica di presidente della Commissione Ue. Per la Bce non si prevede un nuovo taglio dei tassi di riferimento, dopo quello di 25 punti base deciso a giugno. Se ne riparlerà – almeno si spera, se non addirittura si impone che accada – nella riunione del 12 settembre, dedicata appunto alla politica monetaria. In alcune aree permangono dubbi su una decisa discesa dell’inflazione, pur non risultando nell’Eurozona lontana dal target del 2%, il cui raggiungimento attesta il pieno mantenimento della stabilità dei prezzi, secondo il mandato della Bce.
Gioverebbe una visione meno rigoristica da parte di quest’ultima, oggi fondata invece su criteri in astratto validi ma che stanno assumendo il tono di una giaculatoria che sembra avulsa dalla realtà: si agisce in base ai dati, secondo le prospettive dell’inflazione, nonché di quella di fondo, guardando altresì a come si trasmette la politica monetaria.
A maggior ragione un mutamento sarebbe importante ora che anche nella Federal Reserve sembra profilarsi un orientamento meno dilatorio a proposito della riduzione dei tassi. Agire d’anticipo, non inseguire e farsi inseguire, volta per volta, dai dati, pur avendo presente l’andamento non favorevole (ma entro certi limiti) dei prezzi dei servizi, sarebbe coerente con la ragion d’essere di una banca centrale. Non può continuare un persistente rinvio per stimare più completamente l’andamento dell’inflazione con altri dati. I riflessi negativi della restrizione monetaria sulla domanda di credito risultano evidenti. Intanto, si profila la riduzione del bilancio della Bce nei termini annunciati in passato che finirà con l’accentuare l’impostazione restrittiva che si scarica sull’economia, su famiglie e imprese.
La votazione sulla riconferma du Ursula von der Leyen
Da un altro versante, quello delle istituzioni europee e, in particolare, della Commissione, vi è da mettere in conto che, conclusa oggi la votazione sulla presidenza – sia nell’ipotesi della riconferma di Ursula von der Leyen che appare probabile, sia, e a maggior ragione, nel caso di una bocciatura della candidatura a opera di franchi tiratori, oggi tra le ipotesi nettamente minoritaria – il ruolo della Bce è ancora più impegnativo: nel primo caso, con il decollo della nuova composizione delle istituzioni, essendo stata approvata pure la presidenza dell’Europarlamento con al vertice Roberta Metsola, che ha riscosso uno straordinario consenso, nonché, ancor prima, la presidenza del Consiglio con Antonio Costa, è da mettere in conto un periodo di rodaggio dei nuovi incarichi collegati a catena, per cui anche il ruolo della Bce, che certamente non può essere di supplenza, ne risulterà rafforzato.
Il ruolo Cruciale della Bce nell’Unione Europea
A maggior ragione ciò accadrebbe se, contro le previsioni, non si riuscisse, in prima battuta, a nominare il presidente dell’euro Camera. Veramente si rischierebbe una situazione confusa e di instabilità politico-istituzionale. Si abbia presente il peso preponderante che hanno le istituzioni in questione nell’economia e nella finanza pubblica e quel che può significare un eventuale inceppamento del meccanismo delle nomine. Ma occorre anche prestare attenzione alle conseguenze che possono avere impegni e dichiarazioni per estendere in zona Cesarini le alleanze naturali per la candidatura e il voto per il vertice della Commissione ad altre formazioni, cosa che può alimentare la presa di distanza nello stesso voto di forze politiche facenti parte delle predette alleanze.
L’equilibrio da mantenere è assai delicato. Una Bce, non certo supplente come accennato ma che pienamente agisce abbandonando il temporeggiamento, non può che aiutare un necessario rilancio dell’Unione che si fonda – sia chiaro – sul superamento di problemi strutturali e di prospettiva.
(Fonte: MilanoFinanza)
#buynowpaylater #bnpl #b2b #ecommerce #openbanking #psd2
#fintech #future #credito #cashflow #Allianztrade #money #startups #innovation
#InnovazioneAziendale #PagamentiFlessibili #BusinessIntelligence
#InStore #PayLink #Allianztradeitalia